Fallito golpe in Turchia, 200 morti e 3000 arresti. Erdogan accusa

Sono oltre 190 i morti durante il tentativo fallito di colpo di Stato avvenuto in Turchia: l’ultimo bilancio è stato reso noto dal generale Umit Dundar, facente funzioni …

Sono oltre 190 i morti durante il tentativo fallito di colpo di Stato avvenuto in Turchia: l’ultimo bilancio è stato reso noto dal generale Umit Dundar, facente funzioni del capo delle forze armate: si tratta di 41 ufficiali di polizia, due soldati, 47 civili e 104 persone descritte come complottisti. Sono 1.154 i feriti. La notte piu’ lunga si conclude dunque con il fallimento del golpe tentato da una fazione dell’esercito contro il presidente Tayyip Erdogan.

Sono 2.839 finora i militari arrestati. Il premier turco Binali Yildirum ha detto che nella costituzione del Paese non è prevista la pena di morte, ma aggiungendo che il governo considererà cambiamenti legali per accertarsi che simili tentativi di colpo di stato non si ripetano mai più.

Il massimo organismo turco di controllo dei magistrati e procuratori ha sollevato dall’incarico 2.745 giudici in tutto il Paese. Lo scrive l’agenzia Anadolu, precisando che la decisione è stata presa in una riunione di emergenza dell’Alto consiglio di giudici e procuratori, questa mattina. La stessa fonte aggiunge che la riunione aveva lo scopo di adottare misure disciplinari contro i giudici sospettati di avere collegamenti col religioso musulmano Gulen che vive in Usa ed è stato accusato di aver ispirato il fallito golpe.

Tornato a Istanbul, il presidente si è concesso piu di un bagno di folla nella zona dell’aeroporto. Acclamato da migliaia di sostenitori, che ha salutato con il gesto della rabbia, mutuato dai Fratelli musulmani, il ‘sultano’ ha ringraziato il suo popolo per averlo sostenuto scendendo in piazza, mentre una folla festante sventolava bandiere turche e inneggiava ad Allah. A loro, ha promesso che “i traditori” che hanno tentato di rovesciarlo “pagheranno un caro prezzo”.

Intanto un elicottero Blackhawck è atterrato stamane in Grecia con a bordo 7 ufficiali dell’esercito turco e un civile, che hanno chiesto asilo poltico alle autorità di Atene dopo il fallito colpo di Stato in Turchia. I fuggitivi sono stati arrestati. Immediatamente dopo, da Ankara il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu ha fatto domanda di estradizione alla Grecia, accusando gli otto di essere golpisti.

L’accusa di Erdogan, dunque, è che la mente dietro il golpe sia il suo ex alleato, diventato nemico numero uno, l’imam e magnate auto-esiliatosi in Usa, Fethullah Gulen. Che pero’, in un comunicato, ha condannato il tentativo di golpe, giurando di esserne estraneo: “Per qualcuno come me che ha sofferto sotto diversi colpi di stato militari nelle ultime cinque decadi, è particolarmente offensivo essere accusato di avere legami con un tentativo del genere”. Alle prime luci dell’alba, la Turchia si è svegliata ancora in stato d’assedio. L’emittente statale Trt e la tv privata Cnn Turk, entrambe occupate e poi abbandonate nella notte dai putchisti, mostravano le immagini dei soldati che si arrendevano sul ponte del Bosforo, chiuso al traffico dalla scorsa notte. Vicino a loro, i sostenitori di Erdogan festeggiavano sopra i tank. In mattinata, ancora scontri armati venivano segnalati in diverse zone della citta’

 

In queste ore, assicura la compagnia di bandiera Turkish Airlines, l’aeroporto Ataturk sta comunque riprendendo a funzionare regolarmente. Situazione critica anche ad Ankara, dove è stato bombardato il Parlamento ma nessun deputato risulta ferito. Quando era gia’ giorno, sotto attacco è finita anche l’area della faraonica residenza presidenziale, il simbolo del potere di Erdogan. Li’ si contano almeno 5 vittime. Ma la Turchia ha fretta di chiudere i conti con la sua lunga notte d’inferno. Il premier Binali Yildirim ha lanciato un appello a tutti i deputati, chiedendo di presentarsi oggi pomeriggio ad Ankara per una seduta straordinaria del Parlamento.

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Sarebbe fallito in Turchia un tentativo di colpo di Stato da parte dei militari contro il presidente Erdogan.

“Hanno organizzato un attentato all’unità, alla solidarietà e alla sovranità nazionale”. Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan dopo il suo arrivo a Istanbul. “Si tratta di un tentativo di rovesciare lo Stato e la volontà popolare” ha aggiunto.

Erdogan, appena atterrato a Istanbul, è stato salutato da una folla di sostenitori tra le vie della città.

“Coloro che hanno pianificato” questo colpo di Stato “pagheranno duramente”. Lo afferma il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan parlando dall’aeroporto di Istanbul.

“Io sono accanto al mio popolo, non me ne vado da nessuna parte”. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in una conferenza stampa dopo il suo arrivo a Istanbul.

Almeno 50 soldati golpisti sono stati arrestati a Istanbul.

Due forti esplosioni sono state udite nei pressi di piazza Taksim a Istanbul, dove proseguono gli scontri tra soldati e poliziotti. Lo riferiscono media internazionali

Una forte esplosione è stata udita all’aeroporto Kemal Ataturk di Istanbul. E’ quanto riporta Skynews citando testimoni sul posto. Allo scalo di Istanbul, è atterrato il presidente turco Erdogan

Un gruppo di militari è entrato nell’edificio del gruppo editoriale Dogan, di cui fa parte anche la Cnn Turk. Lo ha annunciato in diretta la conduttrice dell’emittente, principale gruppo editoriale indipendente del paese, prima di interrompere le trasmissioni

Il volo con a bordo  Erdogan sarebbe atterrato a Istanbul. Lo ha annunciato il ministro della Difesa

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Turchia in preda al caos, con tentativi di golpe da parte dell’esercito contro il presidente Erdogan. E’ colpo di stato dei militari in Turchia, con i carri armati in strada e gli elicotteri e gli F16 dell’esercito a volteggiare su Ankara e Istanbul, dopo oltre 15 anni di potere del partito islamico di Erdogan. Ma ad Ankara sono in corso scontri tra i militari lealisti al presidente Erdogan e soldati che partecipano al golpe. Migliaia di manifestanti, in strada in strada dopo l’invocazione del presidente Erdogan a resistere, hanno occupato piazze, l’aeroporto Ataturk e la televisione di stato, nonostante il coprifuoco teoricamente imposto dai militari. Il che chiaramente significa che il golpe e’ fallito.

Il tentativo di golpe dei militari in Turchia è stato sventato. Lo sostengono fonti dell’intelligence turca (Mit), fedele al presidente Erdogan, citate dalla Cnn Turk.   

Trentasei anni dopo l’ultimo putsch, la clamorosa azione di una parte dell’esercito turco ha spiazzato il mondo. Dopo qualche ora di silenzio, Erdogan ha lanciato un appello ai turchi attraverso via Facetime attraverso uno smartphone sulla Cnn Turk affinché scendessero in strada per opporsi al golpe: “Sono ancora io il presidente, resistete”. Ma non si sa dove si trovi. Una fonte militare americana lo dava in volo verso la Germania ma i tedeschi avrebbero rifiutato all’aereo l’autorizzazione ad atterrare: una vicenda su cui però non c’è nessuna conferma. Gli Stati Uniti sono con il governo democraticamente eletto in Turchia. Lo afferma la Casa Bianca, sottolineando che il presidente americano, Barack Obama, ha parlato del colpo di stato in Turchia con John Kerry.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si sarebbe diretto in volo verso la Germania, ma le autorità tedesche non gli avrebbero concesso il diritto ad atterrare. Lo riporta l’emittente americana ‘Msnbc’, citando fonti militari Usa. Il presidente turco ha intanto assicurato che il golpe militare si risolverà ”a breve” e che i responsabili pagheranno un alto prezzo. Nel corso di un’intervista telefonica con la ‘Cnn’ turca, Erdogan ha invitato la popolazione a scendere in strada per protestare contro quello che ha descritto come un tentativo di golpe da parte di una fazione minoritaria all’interno dell’esercito e che riceverà la ”risposta necessaria”. L’azione militare, ha proseguito Erdogan, è stata sostenuta dallo ”Stato parallelo” del suo rivale politico l’imam Fethullah Gulen.

La diretta tv di Fox10 da Istanbul (YouTube)

Le prime notizie sono partite poco prima della mezzanotte turca (le 22 in Italia), con messaggi sulla chiusura di due ponti sul Bosforo a Istanbul.
Nel video l’esercito turco che chiude l’accesso a due ponti sul Bosforo a Istanbul (da YouTube)

Poi si si sono uditi spari anche ad Ankara, dove nelle strade si vedevano i carri armati nei punti nevralgici, mentre elicotteri e jet militari sorvolavano la città. A quel punto l’esercito ha diramato un messaggio a tutti i cittadini: tornate e restate nelle vostre case, mentre il premier, Binali Yildirim, denunciava il “tentato golpe”, attribuendolo ad un gruppo ribelle interno all’esercito: “Faremo tutto il possibile perché prevalga la democrazia. Il colpo di stato non riuscirà e i responsabili saranno puniti”, ha dichiarato, aggiungendo che “i responsabili pagheranno il prezzo più alto”.

Un braccio di ferro politico mediatico durato neanche una mezz’ora, prima che i militari prendessero il controllo della tv di Stato, annunciando ufficialmente di aver preso il potere. Lo abbiamo fatto, hanno specificato i militari, “per ristabilire l’ordine democratico e la libertà”, oltre a “ripristinare la laicità” dello Stato, “erosa dal governo” islamico di Erdogan. Con l’impegno a mantenere tutte le relazioni estere turche esistenti e a considerare lo stato di diritto una priorità.

Quanto al presidente-sultano Erdogan, la Cnn riferiva che si trovava al sicuro. Intanto tutti gli obiettivi strategici cedevano uno dopo l’altro: carri armati all’aeroporto Ataturk di Istanbul e il conseguente blocco di tutti i voli; tutti i social network e le comunicazioni fuori dai media ufficiali bloccati, con la conseguente difficoltà a reperire informazioni. Sui media girano le foto di un cordone di soldati con alcune camionette di traverso che bloccano il principale ponte sul Bosforo che collega le due sponde di Istanbul.

L’esercito ha poi imposto il coprifuoco e la legge marziale. Gli analisti ipotizzano – e le prime dichiarazioni dei miliari lo conforterebbero – che il golpe sia l’azione di un gruppo ‘kemalista’, che si rifà cioè al laicismo voluto dal fondatore della Turchia moderna, l’Ataturk Mustafa Kemal, della quale l’esercito, prima che Erdogan intervenisse pesantemente sui vertici militari del paese, era il custode costituzionale contro ogni tentativo di dirottare il Paese verso soluzioni diverse dal laicismo delle origini. Ma Erdogan ha puntato il dito contro la rete ‘gulenista’, ovvero del predicatore Fethullah Gülen, come responsabile del golpe. (ANSA)

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Colpo di Stato in Turchia: è il quinto nella storia del Paese. I militari hanno preso il potere. Ad annunciarlo è lo Stato maggiore dell’esercito turco che dice di puntare a “ristabilire l’ordine democratico e la libertà“. Lo stesso esercito turco ha chiuso l’accesso a due ponti sul Bosforo a Istanbul. Colpi di arma da fuoco sono stati sentiti ad Ankara, mentre elicotteri militari stanno sorvolando la capitale turca. I militari hanno fatto irruzione nella sede della tv statale turca. Le trasmissioni sono state interrotte ed è stato bloccato l’accesso ai social network. Bloccato l’aeroporto di Istanbul e cancellati tutti i voli. L’esercito turco ha chiesto alla popolazione di tornare nelle proprio case.

Nel quartier generale dell’esercito turco ad Ankara sarebbe stato preso in ostaggio il capo di Stato maggiore dai militari golpisti.

Nel video l’esercito turco che chiude l’accesso a due ponti sul Bosforo a Istanbul (da YouTube)

I militari autori del colpo di Stato in Turchia hanno dichiarato che tutte le relazioni estere turche esistenti saranno mantenute e che lo stato di diritto rimarrà una priorità. Lo si legge su vari media, fra cui il Guardian, che aggiungono che i militari avrebbero inviato le dichiarazioni ai media turchi via email, la cui veridicità non può essere verificata per ora.

Alcuni minuti prima proprio il premier turco Binali Yildirim aveva denunciato: “Faremo tutto il possibile perche’ prevalga la democrazia. Il colpo di stato non riuscirà e i responsabili saranno puniti. I responsabili del colpo di Stato “pagheranno il prezzo più alto”. “Le nostre forze useranno la forza contro la forza”.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan “è al sicuro”. Lo riferisce la Cnn turca.

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sta seguendo gli sviluppi della situazione in Turchia. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi. Il premier, affermano, è in contatto con la Farnesina e con le capitali europee.

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5 commenti

  1.   

    Secondo un analista turco gli ufficiali che hanno organizzato il colpo di stato appartengono interamente all’organizzazione Gilenovoj, che è di proprietà della CIA. In realtà, il tentativo di golpe  è  una risposta alle indagini,  avviate contro duemila ufficiali, membri Gillen setta (culto). e  alla lotta della Turchia contro il PKK curdo.e una risposta ai cambiamenti nella politica  interna ed estera della Turchia, che non coincide con gli interessi americani.
    In breve, sempre secondo l’analista turco,  è stato un golpe filo-americano
    http://srbin.info/2016/07/17/turski-analiticar-jos-jednabna-greska-sjedinjenih-americkih-drzava/

  2.   

     

    Caro Roby… in effetti i vari Golpe, quando Obama li commissioma a Soros, riescono tutti, ed ovunque…E’ evidente che qui ce n’era gia’ troppa di Democrazia, per cui non era necessario esportarla..!
    Ora Erdogan potra’ rafforzarla, col consenso preventivo dei pagliacci di Brusselles, e chiaramente della Alta Rappresentante Mogherini, che staranno cantando insieme  ” We are the World” …

  3.   

    per quel poco che capisco , non capisco il golpe  turco. Se si parte dal .cui prodest… dovremmo dire che si tratta di un regalo  al califfo erdogan… se lo avesse organizzato lui meglio non avrebbe saputo fare. un esercito  che organizza un golpe con 4 gatti  e si tratta del più grosso e armato esercito della nato in europa. altro elemento, in men che non si dica vengon arrestati 3mila giudici sparsi per tutta la turchia  come se ci fossero..o c’erano.. elenchi predisposti. infine incolpa un vecchietto suo ex alleato ora nemico, di aver organizzato dall’america detto colpo di stato.  Personalmente la cosa mi puzza .

  4.   

     
    Erdogan “assedia” Incirlik: ai ferri corti Usa e Turchia
    di Gianandrea Gaiani
     
    http://www.analisidifesa.it/2016/07/erdogan-assedia-incirlik-ai-ferri-ciorti-usa-e-turchia/?utm_source=feedly&utm_medium=rss&utm_campaign=erdogan-assedia-incirlik-ai-ferri-ciorti-usa-e-turchia
     

    …Anche se nessuno ne parla sarebbe il caso di ricordare che nell’area di Gaziantep, vicino al confine siriano, sono presenti 135 militari italiani del 4° reggimento artiglieria contraerea Peschiera con una batteria di missili Aster 30 del sistema SAMP/T nell’ambito dell’Operazione NATO Active Fence, per difendere lo spazio aereo turco da eventuali attacchi missilistici provenienti dal territorio siriano, cioè dalle armi russe o di Damasco poiché l’Isis non dispone certo di missili balistici o da crociera.
     
    Perché di questo contingente nessuno sembra preoccuparsi? Eppure in queste ore si dedicano centinaia di ore di trasmissioni televisive e radiofoniche e tante pagine di giornale alla crisi turca.
     
    Temuto conto di quello che sta accadendo in Turchia e dei possibili sviluppi della crisi interna in atto, non sarebbe il caso di riportare a casa i nostri 135 militari? Specie ora che la distinzione tra amici e nemici sembra farsi sempre più confusa per i turchi. 
     
     

  5.   

    Si infittisce il mistero sul volo che la notte scorsa sembrava portare il presidente turco Erdogan in salvo in esilio per sfuggire ai golpisti ma conclusosi invece con il suo sbarco trionfale all’aeroporto Ataturk di Istanbul tornato nelle mani dei suoi sostenitori dopo il ritiro dei reparti militari golpisti
    La notte scorsa, ora turca 01:26, fonti del Dipartimento della Difesa Americano avrebbero comunicato all’emittente NBC News che Erdogan si trovava in volo sopra i cieli turchi e che, vedendosi negati i diritti di atterraggio dall’aeroporto Ataturk di Istanbul, avrebbe richiesto asilo politico in Germania (che pare abbia respinto la richiesta) e poi forse in Gran Bretagna.
    I MISTERI DEL VOLO NOTTURNO DI ERDOGAN
    Secondo i dati di Flightradar però, il Gulfstream del governo turco, volo TK8456, su cui apparentemente si trovava Erdogan e basato a Dalaman (vicino alla meta turistica presso cui si trovava il presidente) non sarebbe decollato prima delle ore 01:46 (fuso orario turco).
    L’areo, che per tutto il tragitto non ha dichiarato sul piano di volo la destinazione, è atterrato poi verso le 03:20 presso l’aeroporto Ataturk, liberato dai manifestanti pro Erdogan e dalla polizia.
    Come poteva il Pentagono segnalare che l’areo presidenziale era in volo 20 minuti prima che decollasse?
    Meglio non dimenticare che gli apparati aerei ed elettronici schierati da Washington in Turchia (Awacs e aerei spia) per le operazioni della Coalizione contro lo Stato Islamico consentono un ampio controllo elettronico e delle comunicazioni in tutta l’area.
    Inoltre pare che fossero le cisterne volanti KC-135 dell’Usaf decollate dalla base turca di Incirlik a rifornire in volo gli F-16 lealisti.
    http://www.analisidifesa.it/2016/07/i-misteri-del-volo-di-erdogan-tra-istanbul-e-il-mancato-esilio/