Arriva il paracadute per le banche italiane. Con CdP, aumenti di capitale e sofferenze

Dovrebbe essere varato entro lunedì 11 aprile il fondo privato italiano, partecipato da diversi investitori istituzionali e da Cdp con una quota di minoranza, per sostenere le ricapitalizzazioni …

Dovrebbe essere varato entro lunedì 11 aprile il fondo privato italiano, partecipato da diversi investitori istituzionali e da Cdp con una quota di minoranza, per sostenere le ricapitalizzazioni e le cessioni di sofferenze di alcune banche italiane, riferiscono due persone che stanno seguendo il dossier. “(Il fondo) potrebbe essere pronto entro lunedì”, ha detto una delle fonti, mentre l’altra ha detto che “il provvedimento necessario dovrebbe arrivare nei prossimi giorni”.

L’operazione, venuta alla luce martedì con un vertice straordinario a Palazzo Chigi tra governo, Banca d’Italia e i vertici di Cdp e di alcune grandi banche e Fondazioni, è in fase di affinamento con un “continuo contatto in corso d’opera con la Commissione europea”, per assicurare preventivamente la compatibilità dell’intervento con le regole Ue. Il Fondo opererebbe per questo, ha spiegato una delle fonti, secondo “logiche di mercato, senza garanzie”.

Nelle scorse settimane il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che martedì ha presenziato all’inizio del vertice, ha detto di voler risolvere il problema delle banche italiane entro il 2016, riferendosi principalmente alla montagna di crediti in sofferenze che soffoca i bilanci degli istituti frenandone la redditività e la capacità di sostenere la debole ripresa economica.

Tra i primi beneficiari dell’intervento, se davvero verrà varato in tempi così rapidi, potrebbe esserci la Popolare di Vicenza che ha prorogato al 10 maggio dal 30 aprile l’esecuzione dell’aumento fino a 1,75 miliardi garantito da Unicredit fino a 1,5 miliardi.

Nei giorni scorsi alcune fonti hanno indicato tra i soggetti che potranno beneficiare di questo nuovo strumento anche Veneto banca, che pure deve aumentare il capitale per un miliardo con Intesa SP a guida del consorzio, e Monte dei Paschi e Carige, che devono alleggerire i loro bilanci da una mole di sofferenze. Non è stato possibile avere nell’immediato un commento da Palazzo Chigi. (Reuters)

 

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