Corte Costituzionale: evitare embrioni patologici non è reato

Cade il divieto assoluto di selezione degli embrioni senza eccezione: la Corte Costituzionale ha stabilito che non è reato la selezione nei casi in cui sia esclusivamente finalizzata …

Cade il divieto assoluto di selezione degli embrioni senza eccezione: la Corte Costituzionale ha stabilito che non è reato la selezione nei casi in cui sia esclusivamente finalizzata ad evitare l’impianto di embrioni affetti da gravi malattie trasmissibili, e nello specifico le patologie rispondenti ai criteri di gravità previsti dalla legge 194 sull’aborto.

Illegittimità

I giudici della Consulta, con una sentenza depositata mercoledì , hanno dichiarato illegittimo l’articolo della legge in cui si contempla «come ipotesi di reato» la condotta di «selezione degli embrioni «anche nei casi in cui questa sia «esclusivamente finalizzata ad evitare l’impianto nell’utero della donna di embrioni affetti da malattie genetiche trasmissibili rispondenti ai criteri di gravità» stabiliti con la legge sull’aborto e «accertate da apposite strutture pubbliche».

La questione sollevata dal tribunale di Napoli

La Consulta ha dunque ritenuto fondata una delle questioni sollevate dal tribunale di Napoli: la decisione dei giudici è legata alla sentenza che la stessa Corte ha emesso nei mesi scorsi, in cui ha bocciato la Legge 40 nella parte in cui non consentiva il ricorso alle tecniche di procreazione assistita a quelle coppie feritili portatrici, però, di malattie genetiche, e ciò «al fine esclusivo della previa individuazione di embrioni cui non risulti trasmessa la malattia del genitore comportante il pericolo di rilevanti anomalie o malformazioni (se non la morte precoce) del nascituro» proprio per il «criterio normativo di gravità». Dunque, «quanto è divenuto così illecito, per effetto della suddetta pronuncia additiva – si legge nella sentenza n. 229 depositata mercoledì – non può per il principio di non contraddizione essere più attratto nella sfera del penalmente rilevante». È quindi, «in questi esatti termini e limiti» che va letta la pronuncia di illegittimità resa nota oggi.

Resta divieto soppressione embrioni

Nel dichiarare che non è reato la selezione degli embrioni finalizzata ad evitare l’impianto di quelli affetti da malattie gravi genetiche trasmissibili, la Corte Costituzionale ha giudicato «non fondata» la questione relativa alla soppressione degli embrioni. La legge 40 vieta e sanziona penalmente tale condotta, anche se riferita agli embrioni che, a seguito di diagnosi preimpianto, risultino affetti da grave malattia genetica.

Questo articolo e’ stato originariamente pubblicato da Corriere della Sera

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