La Republica in sciopero. Niente edicole e non funziona nemmeno il sito

Niente giornale e i anche i redattori di Repubblica.it sono chiamati all’astensione. Concorrenza sleale, aggregazione di grandi gruppi editoriali, contratti non rispettati, libertà di stampa in serio pericolo. Ecco …

Niente giornale e i anche i redattori di Repubblica.it sono chiamati all’astensione. Concorrenza sleale, aggregazione di grandi gruppi editoriali, contratti non rispettati, libertà di stampa in serio pericolo.

Ecco il comunicato del Comitato di Redazione di La Repubblica:

Ieri il personale poligrafico ha indetto uno sciopero per la difesa del proprio Contratto Nazionale di Lavoro e la difesa degli Editori e degli Stampatori che rispettano le norme e le regole contrattuali. In particolare dopo che il gruppo Caltagirone, contro tutte le regole del settore, ha deciso di utilizzare un diverso contratto nazionale di lavoro.  Una scelta unilaterale che rappresenta una minaccia alle normali relazioni industriali, ma anche l’avvio di un periodo di concorrenza sleale tra gli editori.

Leggi anche: Fusione tra La Repubblica e La Stampa. Fiat lascia il Corriere e si allea con De Benedetti

La redazione di Repubblica ha deciso di dichiarare lo sciopero per solidarietà con persone che lavorano al loro fianco e permettono al quotidiano di arrivare ai lettori secondo i consueti standard di qualità e accuratezza. Pertanto oggi 25 marzo non troverete il giornale in edicola e i anche i redattori di Repubblica.it sono chiamati allo sciopero fino alle 24.  Repubblica, con la Stampa e il Secolo XIX, si avvia a diventare parte del più importante editore di quotidiani a livello nazionale. Una leadership che a nostro avviso non può essere solo numerica, ma che comporta anche maggior responsabilità nel garantire le regole e nel valorizzare tutte le professionalità coinvolte nella filiera editoriale. Per questo il primo atto del nuovo gruppo non poteva essere, neanche indirettamente, indifferente a una pratica palesemente antisindacale.

Tag

Partecipa alla discussione