Migranti: in Italia sono 5,5 milioni (fuori controllo) negli Stati Uniti 11,4 milioni

La drammatica crisi rappresentata dai migranti viene confermata dai numeri: sono 5,5 milioni gli stranieri in Italia, su una popolazione di 60 milioni di persone. Per fare un  …

La drammatica crisi rappresentata dai migranti viene confermata dai numeri: sono 5,5 milioni gli stranieri in Italia, su una popolazione di 60 milioni di persone. Per fare un  raffronto che abbia impatto mentale, negli Stati Uniti i migranti o clandestini illegali sono 11 milioni, su una popolazione di 322 milioni di cittadini. Gli stranieri legalizzati sono oltre 40 milioni.

E’ la fotografia del Centro studi e ricerche Idos, che, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio e la rivista Confronti, ha curato uno studio sul numero delle migrazioni nel 2015. Un fenomeno enorme, se si considera che i migranti sono 244 milioni nel mondo, di cui 63,3 milioni forzati. Le cause sono sempre le stesse: conflitti, povertà e cambiamenti climatici.

L’immigrazione in Italia è parte, perciò, di un movimento più ampio, che ridisegna gli equilibri globali. In questo contesto, si segnala la quota di 1 milione e 150 mila “nuovi cittadini”: gli italiani di origine straniera che hanno da poco acquisito la cittadinanza.

Secondo la statistica, la regione che ospita più stranieri è la Lombardia, con 1 milione e 149 mila unità, seguita dal Lazio, con 645 mila presenze. Sempre lombardo il record di nuove cittadinaze: 46 mila, su un totale nazionale di 178 mila.

Altrettanto significativa la cifra degli italiani all’estero: sono, infatti, 5 milioni e 200 mila i connazionali che hanno deciso di abbandonare il Paese. Un numero prossimo a quelli degli ingressi.

Da segnalare anche il dato Idos sull’impatto economico dei migranti: le imprese create da questi ultimi sono aumentate del 5%, solo nel 2015. Un numero in controtendenza con l’incidenza della crisi.

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11 commenti

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    bravo. ma i soldi non depositarli .perchè il tuo amato renzi poi per farli..riemergere.. vuole il 35 per cento oppure te liifrega per sanare le perdite dei suoi amati bakieri. ciao a rimini

    Originariamente inviato da peter pan: Carissimo robyuan, non solo l’hanno sentito i miei consuoceri il terremoto, ma mio figlio appena arrivato a Rimini (poareto lù) mi ha inviato il filmato del lampadario che andava da una parte all’altra della stanza… pensare che è andato per il ponte dei tutti i Santi… comunque i nipoti hanno pensato ad un suo scherzetto e non hanno subito traumi. Dunque,  onde infinocchiare convenientemente il Boeri e lo Stato requisitore, ho trovato per strada un buon samaritano che ha acquistato la mia piccola casetta al mare e stasera me ne sono liberato. Dopo tanti, tanti anni di “ferie” (veramente io sarei in ferie continuative da almeno 20 anni!!!) sempre nello stesso posto, questa vendita per certi versi imprevedibile in un così breve lasso di tempo mi obbliga ora a pensare come passare il tempo diversamente….. Certamente una delle prossime puntatine sarà a Rimini… AhAhAhAh!!!! Cazzi tuoi!!!! Bene, come già ebbi a dirti, spero di riuscire a spendere tutti i soldini ricavati dalla vendita, con un piccolo regalo iniziale ai miei adorati figliuoli  (per non farmi maledire)… e chi ha avuto  avuto, avuto, chi ha datto ha dato ha dato….. Buona notte a tutti!!!!! Stasera sono completamente scaricato, adrenalina da 100 a zero…..
     

    Originariamente inviato da robyuankenobi: caro PETER  hai perfettamente ragione ma non c’è molta differenza  fra il reddito di cittadinanza e  quanto spendiam nell’accoglienza. peraltro preferisco dar quei soldi ai nostri giovani che agli immigrati. La tua sembra una requisitoria più politica.. contro m5s. e la sua scelta..una coglionata.. del reddito di cittadinanza . Renzi fa peggio paga per essere invasi. inoltre non è m5s che domani deciderà di sfrattarti da casa tua in liguria ..tanto vivi a monza.. per darla a qualche rom o clandestino  . che mi parrebbe a questo punto  più che giusta DAto che ne hai 2 di case oppure.. vedi boeri… per cui la tua ..onesta.. pensione è troppo alta se confrontata con le minime..che ovviamente non han versato contributi altrimenti non sarebbero.-.minime.. Nel rispettabile tuo parere di votare SI  considera anche questo. tu dici che il prossimo sarà peggio ergo teniamoci RENZI  . buona fortuna. ciao . a proposito il consuocero il terremoto lo ha sentito oppure dormiva? in che zona abita.  

    Originariamente inviato da peter pan: 5 milioni di italiani risiedono all’estero, pari al numero degli immigrati in Italia…. Col piffero! Gli italiani all’estero sono numerati uno per uno (cancellazione residenza, ecc. ecc.) e magari tanti sono anche già morti con i parenti che incassano le pensioni,  gli stranieri  non sono calcolabili, se si pensa al numero di clandestini liberamente circolanti di cui non si conoscono nemmeno le generalità. Senza parlare del livello d’istruzione: se ne vanno i cervelli… e arrivano i furbetti senza istruzione ma molto ben diretti che, oltre al vestiario, vitto e alloggio si beccano pure i famosi 35€ (quanti gliene rimangono in tasca?) E’ vero, come diceva la Bonino, che noi italiani non vogliamo più fare certi lavori umili, però questo può essere l’effetto dell’arrivo di chi vuole addossarsi certe incombenze sottraendole ai cittadini italiani e lavorando in nero. Prendiamo le badanti: perchè le italiane (e gli italiani) non vogliono farlo, piuttosto fanno la fame e farsi mantenere dai Comuni o perchè preferiscono fare un emerito belin e farsi mantenere dai genitori?… E qualcuno cosa pensa di fare? Reddito di cittadinanza per tutti, venghino signori che qui c’è l’abbondanza… Mah! Auguro a tutti un buon fine settimana.

     

     

     

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    Carissimo robyuan, non solo l’hanno sentito i miei consuoceri il terremoto, ma mio figlio appena arrivato a Rimini (poareto lù) mi ha inviato il filmato del lampadario che andava da una parte all’altra della stanza… pensare che è andato per il ponte dei tutti i Santi… comunque i nipoti hanno pensato ad un suo scherzetto e non hanno subito traumi.
    Dunque,  onde infinocchiare convenientemente il Boeri e lo Stato requisitore, ho trovato per strada un buon samaritano che ha acquistato la mia piccola casetta al mare e stasera me ne sono liberato.
    Dopo tanti, tanti anni di “ferie” (veramente io sarei in ferie continuative da almeno 20 anni!!!) sempre nello stesso posto, questa vendita per certi versi imprevedibile in un così breve lasso di tempo mi obbliga ora a pensare come passare il tempo diversamente….. Certamente una delle prossime puntatine sarà a Rimini… AhAhAhAh!!!! Cazzi tuoi!!!!
    Bene, come già ebbi a dirti, spero di riuscire a spendere tutti i soldini ricavati dalla vendita, con un piccolo regalo iniziale ai miei adorati figliuoli  (per non farmi maledire)… e chi ha avuto  avuto, avuto, chi ha datto ha dato ha dato…..
    Buona notte a tutti!!!!! Stasera sono completamente scaricato, adrenalina da 100 a zero…..

    Originariamente inviato da robyuankenobi: caro PETER  hai perfettamente ragione ma non c’è molta differenza  fra il reddito di cittadinanza e  quanto spendiam nell’accoglienza. peraltro preferisco dar quei soldi ai nostri giovani che agli immigrati. La tua sembra una requisitoria più politica.. contro m5s. e la sua scelta..una coglionata.. del reddito di cittadinanza . Renzi fa peggio paga per essere invasi. inoltre non è m5s che domani deciderà di sfrattarti da casa tua in liguria ..tanto vivi a monza.. per darla a qualche rom o clandestino  . che mi parrebbe a questo punto  più che giusta DAto che ne hai 2 di case oppure.. vedi boeri… per cui la tua ..onesta.. pensione è troppo alta se confrontata con le minime..che ovviamente non han versato contributi altrimenti non sarebbero.-.minime.. Nel rispettabile tuo parere di votare SI  considera anche questo. tu dici che il prossimo sarà peggio ergo teniamoci RENZI  . buona fortuna. ciao . a proposito il consuocero il terremoto lo ha sentito oppure dormiva? in che zona abita.
     

    Originariamente inviato da peter pan: 5 milioni di italiani risiedono all’estero, pari al numero degli immigrati in Italia…. Col piffero! Gli italiani all’estero sono numerati uno per uno (cancellazione residenza, ecc. ecc.) e magari tanti sono anche già morti con i parenti che incassano le pensioni,  gli stranieri  non sono calcolabili, se si pensa al numero di clandestini liberamente circolanti di cui non si conoscono nemmeno le generalità. Senza parlare del livello d’istruzione: se ne vanno i cervelli… e arrivano i furbetti senza istruzione ma molto ben diretti che, oltre al vestiario, vitto e alloggio si beccano pure i famosi 35€ (quanti gliene rimangono in tasca?) E’ vero, come diceva la Bonino, che noi italiani non vogliamo più fare certi lavori umili, però questo può essere l’effetto dell’arrivo di chi vuole addossarsi certe incombenze sottraendole ai cittadini italiani e lavorando in nero. Prendiamo le badanti: perchè le italiane (e gli italiani) non vogliono farlo, piuttosto fanno la fame e farsi mantenere dai Comuni o perchè preferiscono fare un emerito belin e farsi mantenere dai genitori?… E qualcuno cosa pensa di fare? Reddito di cittadinanza per tutti, venghino signori che qui c’è l’abbondanza… Mah! Auguro a tutti un buon fine settimana.

     

     

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    caro PETER  hai perfettamente ragione ma non c’è molta differenza  fra il reddito di cittadinanza e  quanto spendiam nell’accoglienza. peraltro preferisco dar quei soldi ai nostri giovani che agli immigrati. La tua sembra una requisitoria più politica.. contro m5s. e la sua scelta..una coglionata.. del reddito di cittadinanza . Renzi fa peggio paga per essere invasi. inoltre non è m5s che domani deciderà di sfrattarti da casa tua in liguria ..tanto vivi a monza.. per darla a qualche rom o clandestino  . che mi parrebbe a questo punto  più che giusta DAto che ne hai 2 di case oppure.. vedi boeri… per cui la tua ..onesta.. pensione è troppo alta se confrontata con le minime..che ovviamente non han versato contributi altrimenti non sarebbero.-.minime.. Nel rispettabile tuo parere di votare SI  considera anche questo. tu dici che il prossimo sarà peggio ergo teniamoci RENZI  . buona fortuna. ciao . a proposito il consuocero il terremoto lo ha sentito oppure dormiva? in che zona abita.

    Originariamente inviato da peter pan: 5 milioni di italiani risiedono all’estero, pari al numero degli immigrati in Italia…. Col piffero! Gli italiani all’estero sono numerati uno per uno (cancellazione residenza, ecc. ecc.) e magari tanti sono anche già morti con i parenti che incassano le pensioni,  gli stranieri  non sono calcolabili, se si pensa al numero di clandestini liberamente circolanti di cui non si conoscono nemmeno le generalità. Senza parlare del livello d’istruzione: se ne vanno i cervelli… e arrivano i furbetti senza istruzione ma molto ben diretti che, oltre al vestiario, vitto e alloggio si beccano pure i famosi 35€ (quanti gliene rimangono in tasca?) E’ vero, come diceva la Bonino, che noi italiani non vogliamo più fare certi lavori umili, però questo può essere l’effetto dell’arrivo di chi vuole addossarsi certe incombenze sottraendole ai cittadini italiani e lavorando in nero. Prendiamo le badanti: perchè le italiane (e gli italiani) non vogliono farlo, piuttosto fanno la fame e farsi mantenere dai Comuni o perchè preferiscono fare un emerito belin e farsi mantenere dai genitori?… E qualcuno cosa pensa di fare? Reddito di cittadinanza per tutti, venghino signori che qui c’è l’abbondanza… Mah! Auguro a tutti un buon fine settimana.

     

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    perchè cosa ci sarebbe di male se gli USA   non sarebbero mai nati? pensi che gli apaches ne avrebbero sofferto?  considera che noi ora siamo gli apaches di allora. c’è una legge economica che recita..la moneta cattiva scaccia la buona….ebbene noi perdiamo laureati e fascia migliore per riempirci  di ugual numero di clandestini.. UN VERO AFFARE.kib

    Originariamente inviato da 51nanazzo: Su questo tema ogni confronto con gli USA mi sembra un po’ fuori luogo : senza immigrazione , infatti , gli Stati Uniti d’America non  sarebbero mai nati .   Sono un crogiuolo di razze che continuano  ad aggiungersi e a mescolarsi : è il loro limite , la mancanza di senso storico , ma anche la loro forza perchè , man mano che i nuovi si integrano , la base della ricchezza socio-culturale aumenta   .  Per quanto riguarda noi , siamo al confine con le  zone di  partenza e il fenomeno è inarrestabile e , forse , anche ingestibile senza misure molto drastiche e poco umane .

     

  5.   


    semplicemente demenziale…

     

    Originariamente inviato da Consuelo:

    Gli inquilini morosi sfrattati dai propri appartamenti. E un giudice stabilisce che gli immobili vengano usati per ospitare gli immigrati

    È una trovata del tribunale di Lecco, ma può fare scuola in tutta Italia. E rischia di essere una minaccia per tutti quegli italiani che non riescono a pagare tutte le pendenze che hanno sulla propria casa. Il giudice delle escuzioni immobiliari, Dario Colasanti, ha infatti deciso di usare le case pignorate ai cittadini morosi oer ospitare gli immigrati“Il progetto – ha scritto il giudice nella comunicazione dello scorso 14 ottobre – persegue un alto scopo umanitario e sociale in quanto è volto a realizzare una distribuzione sull’intero territorio provinciale dei rifugiati assicurandogli alloggi dignitosi, così da limitare i disagi e i pericoli della permanenza accentrata nei centri di accoglienza……….

    http://www.ilgiornale.it/news/cronache/giudice-punisce-italiani-morosi-agli-immigrati-case-1324872.html

     

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    Gli inquilini morosi sfrattati dai propri appartamenti. E un giudice stabilisce che gli immobili vengano usati per ospitare gli immigrati
    È una trovata del tribunale di Lecco, ma può fare scuola in tutta Italia.
    E rischia di essere una minaccia per tutti quegli italiani che non riescono a pagare tutte le pendenze che hanno sulla propria casa. Il giudice delle escuzioni immobiliari, Dario Colasanti, ha infatti deciso di usare le case pignorate ai cittadini morosi oer ospitare gli immigrati“Il progetto – ha scritto il giudice nella comunicazione dello scorso 14 ottobre – persegue un alto scopo umanitario e sociale in quanto è volto a realizzare una distribuzione sull’intero territorio provinciale dei rifugiati assicurandogli alloggi dignitosi, così da limitare i disagi e i pericoli della permanenza accentrata nei centri di accoglienza……….
    http://www.ilgiornale.it/news/cronache/giudice-punisce-italiani-morosi-agli-immigrati-case-1324872.html

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    Sui migranti, la sindrome del “borghese piccolo piccolo” dilaga. Chiedetene conto a Frau Merkel
    Di Mauro Bottarelli
     
    http://www.rischiocalcolato.it/2016/10/sui-migranti-la-sindrome-del-borghese-piccolo-piccolo-dilaga-chiedetene-conto-frau-merkel.html
     
    La corda si è definitivamente spezzata. E volano gli stracci. Sulla questione immigrazione l’Europa ha tenuto per mesi e mesi un atteggiamento che definire irresponsabile è un eufemismo e ora il frutto della scelta scellerata di aprire le porte a chiunque non sta avvelenando soltanto il dibattito politico ai più alti livelli ma sta erodendo il tessuto e la coesione sociale dei territori, ponendo i cittadini di fronte a due alternative: accettare lo status quo di ormai ospite a casa propria o ribellarsi. E ci sono due modi di operare la seconda opzione: come hanno fatto a Gorino o andandosene dal proprio Paese che tale non si sente più. Ma partiamo dai pezzi da novanta. “La politica interna italiana è un terreno difficile. L’Italia ha difficoltà di bilancio con un deficit che aumenta, mentre stanno arrivando in massa i migranti, con spese ingenti. Renzi ha tutte le ragioni di essere nervoso”, ha dichiarato il premier ungherese, Viktor Orbán, tornando a polemizzare con Roma sul tema migranti.

    “La compassione non cambia il fatto che l’Italia ha il dovere di adempire agli obblighi di Schengen ma non lo fa… E’ anche vero che l’Ue non dà una mano in modo sufficiente all’Italia”, ha detto il premier ungherese, il quale minaccia di citare in giudizio la Commissione europea e di continuare ad opporsi alle quote migranti se Bruxelles non toglie la questione dall’ordine del giorno. E Matteo Renzi come ha reagito: “Evidentemente abbiamo colto nel segno, leggo un elemento di preoccupazione nei nostri amici dell’Est ma deve essere chiaro che l’Italia non è più salvadanaio da cui andare a prendere soldi”. A cosa si riferiva il premier italiano con questa dichiarazione? Alla polemica di giovedì tra il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijartò e il capo della Farnesina, Paolo Gentiloni: il primo aveva accusato l’Italia di non rispettare le regole sui migranti, mentre il secondo ha invitato Budapest a non dare “lezioni a Roma, visto che non ne prendiamo da chi innalza i muri”.

    A innescare il botta e riposta, l’annuncio da parte di Renzi del fatto che l’Italia sia pronta a mettere il veto sul bilancio europeo, se Paesi come l’Ungheria e la Slovacchia non accoglieranno i migranti come previsto dagli accordi Ue. E qui “il bomba” si è dimostrato un altro volta tale, visto che sul bilancio annuale gli Stati membri NON hanno potere di veto. Il Consiglio europeo lo vota infatti a maggioranza e sono sufficienti sedici Paesi che rappresentino almeno il 65% della popolazione: un’eventuale minoranza di blocco potrebbe essere costituita da un numero di Stati che rappresenti come minimo il 35% degli europei. Insomma, su questo capitolo l’Italia avrebbe bisogno di alleati se volesse dare battaglia, visto che l’unanimità e il conseguente potere di veto si hanno solo sul bilancio pluriennale e su questa nuova allocazione di capitoli di spesa si parlerà non prima del 2020, quando scadrà la programmazione dei fondi comunitari attualmente in vigore. Povero Renzi, non ne azzecca una nemmeno per sbaglio.

    Ma, come anticipavo, le polemiche politiche rischiano di oscurare il vero dato: in Europa stiamo vivendo una crisi sociale senza precedenti, siamo seduti su una bomba che giorno dopo giorno vede il conto alla rovescia del timer che la innesca accorciare i tempi per una soluzione non traumatica del problema. Poche settimane fa aveva fatto scalpore il report della Fondazione Migrantes dal quale si evinceva come ogni anno crescesse il numero degli italiani che fanno le valigie e si trasferiscono all’estero. Nel 2014 gli espatri sono stati 101.297, con una crescita del 7,6% rispetto al 2013 e ad andarsene sono stati in prevalenza uomini, il 56%, per lo più non sposati, il 59,1%, tra i 18 e i 34 anni, il 35,8%. Sono partiti soprattutto dal Nord Italia, 20mila solo da Veneto e Lombardia e per 14.270 di loro la meta preferita è stata la Germania, seguita dal Regno Unito dove si sono trasferiti in 13.425. Un dato che non stupisce, viste le non opportunità offerte da questo Paese non solo ai giovani ma anche agli over 40 alle prese con un lavoro che non c’è più o una pensione irraggiungibile.

    Bene, ha fatto meno rumore un dato emerso pochi giorni fa in Germania: sempre più tedeschi abbandonano i quartieri in cui hanno sempre vissuto e altri lasciano definitivamente il Paese, poiché l’immigrazione di massa ha reso irriconoscibili parti del Paese. Stando all’istituto statistico Destatis, 138mila tedeschi hanno lasciato la Germania nel 2015 e saranno molti di più nel 2016. In un’inchiesta sulla fuga dei cervelli titolata “I talenti tedeschi lasciano la Germania in massa”, Die Welt affermava che più di un milione e mezzo di tedeschi, molti dei quali con un livello di istruzione elevato, ha lasciato la Germania, nel corso degli ultimi dieci anni. E guardate che siano di fronte a un “caso Gorino” a livello europeo, siamo alle soglie del precipizio. Nell’ottobre 2015, nel pieno della crisi dei migranti, circa 800 abitanti di Lohfelden, nel distretto di Kassel, si sono radunati davanti al municipio della città per protestare contro la decisione unilaterale del governo locale di aprire dei centri di accoglienza per migranti. Walter Lübcke, il presidente del distretto di Kassel, esattamente come ha fatto il prefetto Morcone pochi giorni fa, rispose alle proteste dicendo che chi è contrario alla politica migratoria di Berlino è “libero di andarsene dalla Germania in qualsiasi momento”.

    E, siccome il tempo è galantuomo ma anche impietoso giudice, ecco alcuni estratti dell’articolo apparso all’inizio di questo mese sul quotidiano Der Freitag, a firma di Aras Bacho, un migrante siriano di 18 anni. “Noi rifugiati (…) siamo stufi dei cittadini infuriati. Lanciano insulti e si agitano come pazzi. (…) Questi disoccupati razzisti passano il loro tempo su Internet a controllare se viene pubblicato un articolo sui rifugiati e poi iniziano a scrivere i loro commenti sfacciati… Noi rifugiati (…) non vogliamo vivere insieme a voi nello stesso Paese. Voi potete, e penso che dovreste, lasciare la Germania. E per favore, portatevi dietro la Sassonia e Alternativa per la Germania (AfD)… Se la Germania non vi va bene, perché vivete qui? Perché non ve ne andate in un altro paese? ma se questo è il vostro paese, cari cittadini arrabbiati, comportatevi normalmente. Altrimenti, lasciate la Germania e cercatevi una nuova patria. Andate in America da Donald Trump, vi amerà molto. Siamo stufi di voi!”.

    E tornando un attimo alla polemica Renzi-Orban, volevo darvi un dato, pubblicato lo scorso maggio sulla rivista Focus: sapete dove si stanno trasferendo molti dei tedeschi stanchi di un Paese che non è più il loro? In Ungheria. Un agente immobiliare di una cittadina nei pressi del lago Balaton, rinomata località turistica situata nella parte occidentale dell’Ungheria, ha detto che otto tedeschi su dieci che si trasferiscono lì dalla Germania adducono come motivo di questa scelta la crisi migratoria nel loro Paese.
     
    E a chi ancora rompe le scatole con il caso di Gorino, porto come esempio finale quello di questa donna,
    Sigrid Meierhofer, sindaco di Garmisch-Partenkirchen in Baviera, la quale ha preso carta e penna e ha scritto una lettera aperta al governo regionale – retto dalla CSU, alleati sempre più ricalcitranti della Merkel – pubblicata Murnauer Tagblatt, nella quale diceva chiaro e tondo che “le autorità del Lander devono trovare un rimedio agli enormi problemi creati nelle ultime settimane dal tasso di criminalità tra i rifugiati del centro di identificazione Abrams”. Nel centro oggi sono 250 migranti, 150 dei quali africani per l’80% uomini sotto i 35 anni, mentre fino all’anno scorso la struttura era usata per accogliere i profughi siriani, la maggior parte nuclei familiari. “Sono sempre più preoccupata per l’ordine pubblico e la sicurezza, abbiamo diramato ordini di divieto di ingresso per i rifugiati in posti come le spa e le terme ma i problemi continuano e diventano ogni giorno più grandi. Questa situazione non può più essere tollerata o ignorata”, ha scritto la Meierhofer.

    E sapete cosa ha detto Thomas Holzer, il vice-capo della polizia della stessa città? “I migranti sono ormai quasi in controllo della città, i nostri uomini hanno risposto a più chiamate per incidenti di vario genere nelle ultime 6 settimane attorno al centro Abrams che negli ultimi 12 mesi messi assieme. Ci sono risse, atti di teppismo e danneggiamenti delle proprietà. Sono i migranti neri ha decidere chi può occupare il migliore spot per il Wi-Fi e chi può dormire in una certa camera. La situazione è un problema per noi e ci causa preoccupazione: nel solo mese di settembre, abbiamo registrato un quarto delle operazioni che gestiamo a livello annuale”. Martedì prossimo nella mia città, a cinque fermate di tram da casa mia, arriveranno alla caserma Montello oltre 300 immigrati e ieri sera Lega Nord, Fratelli d’Italia, Casapound e Lealtà-Azione hanno dato vita a un presidio di protesta, dipinto dai vari tg praticamente come un raduno di camicie brune pronte a compiere un putsch (va bene che oggi è l’anniversario della Marcia su Roma ma un residuo di decenza l’informazione cosiddetta autorevole dovrebbe mantenerlo) e a mettere a ferro e fuoco la città.

    Peccato che non abbiano fatto vedere i cittadini residenti che erano in piazza con i movimenti di destra: gente normale, lavoratori, studenti, casalinghe, pensionati. Tutti pericolosi eversori razzisti come i cittadini di Gorino. Aprite gli occhi, governanti e media: la corda si è rotta, avete fatto scendere in piazza chi fino a ieri pensava solo a lavorare e alla propria tranquillità. Avete rotto il giocattolo della pace sociale, ora non potete lamentarvi del fatto che l’esasperazione cerchi visibilità e voce. Il capolavoro cui ha dato vita lo scorso anno Angela Merkel è completato: ora ci sono le conseguenze cui far fronte.
    Sono Mauro Bottarelli, Seguimi su Twitter!
     

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    5 milioni di italiani risiedono all’estero, pari al numero degli immigrati in Italia…. Col piffero!
    Gli italiani all’estero sono numerati uno per uno (cancellazione residenza, ecc. ecc.) e magari tanti sono anche già morti con i parenti che incassano le pensioni,  gli stranieri  non sono calcolabili, se si pensa al numero di clandestini liberamente circolanti di cui non si conoscono nemmeno le generalità.
    Senza parlare del livello d’istruzione: se ne vanno i cervelli… e arrivano i furbetti senza istruzione ma molto ben diretti che, oltre al vestiario, vitto e alloggio si beccano pure i famosi 35€ (quanti gliene rimangono in tasca?) E’ vero, come diceva la Bonino, che noi italiani non vogliamo più fare certi lavori umili, però questo può essere l’effetto dell’arrivo di chi vuole addossarsi certe incombenze sottraendole ai cittadini italiani e lavorando in nero. Prendiamo le badanti: perchè le italiane (e gli italiani) non vogliono farlo, piuttosto fanno la fame e farsi mantenere dai Comuni o perchè preferiscono fare un emerito belin e farsi mantenere dai genitori?… E qualcuno cosa pensa di fare? Reddito di cittadinanza per tutti, venghino signori che qui c’è l’abbondanza…
    Mah!
    Auguro a tutti un buon fine settimana.

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    Ma il prefetto è mai stato a Gorino? una striscia di terra alla foce del PO . una unica stradetta che la collega a GORO  abbastanza distante un unico ritrovo per i circa 7oo abitanti il famoso bar gorino. E lì ci volevan mandare i migranti senza sapere ch’ fossero con una semplice ordinanza dalla mattina alla sera. cosa da terzo mondo. questi cosidetti funzionari ovviamente eseguono..che possono fare..? magari se tergiversi ti trasferiscono pure . la responsabilità è tutta politica. quando metti alfano a capo del ministero cosa puoi pretendere? infine  quanti emigranti in casa a kienze, boldrini  e giù per li rami. però a gorino li volevano imporre.  è  più facile dare dei razzisti che ammettere di non essere in grado di fronteggiare questa emergenza..che non è affatto una emergenza ma un evento epocale. giusto per capirci son circa 300 mila  quelli che si stanno ammassando  verso i confini mediterranei. che mi si dica un numero. cioè ad esempio. a 5 milioni chiudiamo… altrimenti i cari politici ci piglian solo per il culo. Da quel lato sono pure molto delicato.. 

    Originariamente inviato da ronin:   Se non volete i migranti, andate in Ungheria………   http://www.controinformazione.info/se-non-volete-i-migranti-andate-in-ungheria/  
     
    di Luciano Lago     “Se non vogliono vivere nello stesso posto dove diamo accoglienza ai profughi , andassero a vivere in Ungheria”, così aveva dichiarato il prefetto Mario Morcone nei confronti dei cittadini di Gorino e Goro che hanno rifiutato la requisizione dell’unico ostello in paese per fare posto ai migranti     Sara’ il caso di spiegare a questo solerte funzionario del Governo che la sovranita’ appartiene al popolo e questo ha il diritto  di decidere con propria scelta se  vuole accettare o respingere nel proprio paese, nella propria comunità  l’invasione dei migranti favorita dal Governo Renzi/Alfano al servizio delle centrali sovranazionali? Troppo difficile far capire questo principio  ai prefetti e questurini stipendiati dal Governo e ricattati  per eseguire gli ordini.     Personale che lavora per uno Stato che ha di fatto abdicato a quelle che sono fra le sue principali funzioni : emettere moneta e difendere i confini. Uno Stato che ha quindi rinunciato al suo stesso principio di legittimità.     Un discorso che rimane però soltanto astratto e scollato dalla realta’, visto che la classe politica al governo si è rivenduta buona parte del patrimonio nazionale, in  obbedienza alle centrali di potere sovranazionali, e da ultimo ha svenduto anche la sua stessa dignita’. La chiamano però  ancora una “democrazia”, incuranti della beffa di agire in nome di interessi esterni  ed a detrimento degli interessi popolari con un governo “nominato” e mai eletto.     Naturalmente tutto l’apparato dei media del sistema si e’ mobilitato per recriminare, diffamare e svilire il gesto di rivolta della gente di Gorino, lanciando una campagna di finto e lacrimevole pietismo verso i “”poveri profughi” respinti dalla gente del paese, insensibile ai problemi di solidarieta’ ed accoglienza.  Per Capalbio e per le persone dell’alta borghesia ivi residenti, che avevano manifestato qualche tempo fa lo stesso rifiuto, non si era levata questa campagna, per Gorino si.     Si evita di parlare della questione di principio,  al di la’ delle singole persone a cui e’ stata rifiutata l’accoglienza, ed il principio a cui si sono appellati  i residenti di Gorino e’ antico e consolidato nella Storia dei popoli e delle  comunità: “padroni a casa nostra“.     Si tratta dello stesso principio che nella Storia ha spinto alla rivolta i comuni italiani contro il Barbarossa, o quella dei Vespri Siciliani contro la dominazione angioina, o alll’insurrezione popolare contro il governo a Milano che portò alle cannonate in piazza con l’esercito di Bava Beccaris. Si ritornerà a quelle insurrezioni? E’ possibile ma improbabile.     Goro e Gorino non sono paesi rifugio della buona borghesia intellettuale del pensiero unico (come Capalbio), non ci sono borghi medievali e vip. Solo gente del popolo, onesti lavoratori e pescatori. Forse per questo che il loro “egoismo” risulta un po’ più indigesto. A Capalbio con c’è stato alcun prefetto che ha insultato gli abitanti e tanto meno li ha invitati ad andare in Ungheria (molti di loro già dividono  la residenza con Montecarlo e St. Tropez). Non ci sono stati giornali progressisti a definire “rivoltante” l’opposizione all’accoglienza dei poveri migranti da parte della borghesia benpensante che sverna a Capalbio nelle stagioni fredde.     Nell’epoca attuale non potrebbe essere più evidente il dualismo sociale, la distanza  fra il popolo e l’elite dell’alta borghesia che risulta sempre maggiore. Al popolo  dei borghi e delle periferie spettano i sacrifici, gli effetti della crisi, la mancanza di sicurezza, lo scadere dei servizi e la perdita dei diritti, per effetto della  globalizzazione esaltata dalla borghesia mondialista, al popolino  spetta anche  la difficile convivenza con le masse di migranti, all’elite spetta invece di gestire il potere, di goderne i frutti  ed il monopolio della pseudo morale. Guai a ribellarsi, si viene anche scherniti e derisi accusati di egoismo e razzismo.     Di fronte a questi esempi, i cittadini più avveduti iniziano a comprendere che, dietro questa ostilità contro chi si oppone all’africanizzazione e islamizzazione del poprio territorio, ci sono le stesse elite di potere che esercitano il controllo sulle masse e diventa evidente che l’immigrazione viene utilizzata da queste come arma geopolitica e strategica di disarticolazione delle comunità originarie di un territorio.   Bisogna considerare che la politica di migrazione di massa verso l’Europa presenta due principali utilità per l’oligarchia economica dominante: 1) come elemento di trasformazione etnica degli Stati (nel lungo termine) ; 2) come mano d’opera di riserva che sia utile per le multinazionali quale strumento di riduzione dei salari ed incremento dei profitti a medio e lungo termine .     Non a caso fra coloro che “spingono” per l’accoglienza delle ondate di migranti e ne finanziano i trasferimenti, troviamo organismi come la Commissione Europea, il Fondo Monetario Internazionale (FMI), la Goldman Sachs, al JP Morgan, le ONG del miliardario George Soros, oltre alle ONF dell’ONU ed al Vaticano. Questa non è una teoria ma risulta da serie  indagini svolte, fra gli altri, dai servizi di intelligence dell’Austria e della Serbia.     Bisogna comprendere che il principale obiettivo di lungo termine delle centrali di potere mondialiste è quello di sostituire le identità nazionali e distruggere la cultura originaria che si oppone al mercato globale e che rivendica l’autonomia delle comunità locali, sostituirla con una massa indifferenziata di varie etnie e culture che risulti più facimente omologabile al sistema e che non abbia i mezzi culturali per opporsi alla catechizzazione del nuovo ordine.     Questo spiega l’accanimento delle TV e della stampa progressista del “pensiero unico” contro i “resistenti” di Goro e di Gorino. Una rivolta che potrebbe costituire un precedente pericoloso.    

     

  10.   

     
    Se non volete i migranti, andate in Ungheria………
     
    http://www.controinformazione.info/se-non-volete-i-migranti-andate-in-ungheria/
     

    di Luciano Lago
     
     
    “Se non vogliono vivere nello stesso posto dove diamo accoglienza ai profughi , andassero a vivere in Ungheria”, così aveva dichiarato il prefetto Mario Morcone nei confronti dei cittadini di Gorino e Goro che hanno rifiutato la requisizione dell’unico ostello in paese per fare posto ai migranti
     
     
    Sara’ il caso di spiegare a questo solerte funzionario del Governo che la sovranita’ appartiene al popolo e questo ha il diritto  di decidere con propria scelta se  vuole accettare o respingere nel proprio paese, nella propria comunità  l’invasione dei migranti favorita dal Governo Renzi/Alfano al servizio delle centrali sovranazionali? Troppo difficile far capire questo principio  ai prefetti e questurini stipendiati dal Governo e ricattati  per eseguire gli ordini.
     
     
    Personale che lavora per uno Stato che ha di fatto abdicato a quelle che sono fra le sue principali funzioni : emettere moneta e difendere i confini. Uno Stato che ha quindi rinunciato al suo stesso principio di legittimità.
     
     
    Un discorso che rimane però soltanto astratto e scollato dalla realta’, visto che la classe politica al governo si è rivenduta buona parte del patrimonio nazionale, in  obbedienza alle centrali di potere sovranazionali, e da ultimo ha svenduto anche la sua stessa dignita’. La chiamano però  ancora una “democrazia”, incuranti della beffa di agire in nome di interessi esterni  ed a detrimento degli interessi popolari con un governo “nominato” e mai eletto.
     
     
    Naturalmente tutto l’apparato dei media del sistema si e’ mobilitato per recriminare, diffamare e svilire il gesto di rivolta della gente di Gorino, lanciando una campagna di finto e lacrimevole pietismo verso i “”poveri profughi” respinti dalla gente del paese, insensibile ai problemi di solidarieta’ ed accoglienza.  Per Capalbio e per le persone dell’alta borghesia ivi residenti, che avevano manifestato qualche tempo fa lo stesso rifiuto, non si era levata questa campagna, per Gorino si.
     
     
    Si evita di parlare della questione di principio,  al di la’ delle singole persone a cui e’ stata rifiutata l’accoglienza, ed il principio a cui si sono appellati  i residenti di Gorino e’ antico e consolidato nella Storia dei popoli e delle  comunità: “padroni a casa nostra“.
     
     
    Si tratta dello stesso principio che nella Storia ha spinto alla rivolta i comuni italiani contro il Barbarossa, o quella dei Vespri Siciliani contro la dominazione angioina, o alll’insurrezione popolare contro il governo a Milano che portò alle cannonate in piazza con l’esercito di Bava Beccaris. Si ritornerà a quelle insurrezioni? E’ possibile ma improbabile.
     
     
    Goro e Gorino non sono paesi rifugio della buona borghesia intellettuale del pensiero unico (come Capalbio), non ci sono borghi medievali e vip. Solo gente del popolo, onesti lavoratori e pescatori. Forse per questo che il loro “egoismo” risulta un po’ più indigesto. A Capalbio con c’è stato alcun prefetto che ha insultato gli abitanti e tanto meno li ha invitati ad andare in Ungheria (molti di loro già dividono  la residenza con Montecarlo e St. Tropez). Non ci sono stati giornali progressisti a definire “rivoltante” l’opposizione all’accoglienza dei poveri migranti da parte della borghesia benpensante che sverna a Capalbio nelle stagioni fredde.
     
     
    Nell’epoca attuale non potrebbe essere più evidente il dualismo sociale, la distanza  fra il popolo e l’elite dell’alta borghesia che risulta sempre maggiore. Al popolo  dei borghi e delle periferie spettano i sacrifici, gli effetti della crisi, la mancanza di sicurezza, lo scadere dei servizi e la perdita dei diritti, per effetto della  globalizzazione esaltata dalla borghesia mondialista, al popolino  spetta anche  la difficile convivenza con le masse di migranti, all’elite spetta invece di gestire il potere, di goderne i frutti  ed il monopolio della pseudo morale. Guai a ribellarsi, si viene anche scherniti e derisi accusati di egoismo e razzismo.
     
     
    Di fronte a questi esempi, i cittadini più avveduti iniziano a comprendere che, dietro questa ostilità contro chi si oppone all’africanizzazione e islamizzazione del poprio territorio, ci sono le stesse elite di potere che esercitano il controllo sulle masse e diventa evidente che l’immigrazione viene utilizzata da queste come arma geopolitica e strategica di disarticolazione delle comunità originarie di un territorio.
     
    Bisogna considerare che la politica di migrazione di massa verso l’Europa presenta due principali utilità per l’oligarchia economica dominante: 1) come elemento di trasformazione etnica degli Stati (nel lungo termine) ; 2) come mano d’opera di riserva che sia utile per le multinazionali quale strumento di riduzione dei salari ed incremento dei profitti a medio e lungo termine .
     
     
    Non a caso fra coloro che “spingono” per l’accoglienza delle ondate di migranti e ne finanziano i trasferimenti, troviamo organismi come la Commissione Europea, il Fondo Monetario Internazionale (FMI), la Goldman Sachs, al JP Morgan, le ONG del miliardario George Soros, oltre alle ONF dell’ONU ed al Vaticano. Questa non è una teoria ma risulta da serie  indagini svolte, fra gli altri, dai servizi di intelligence dell’Austria e della Serbia.
     
     
    Bisogna comprendere che il principale obiettivo di lungo termine delle centrali di potere mondialiste è quello di sostituire le identità nazionali e distruggere la cultura originaria che si oppone al mercato globale e che rivendica l’autonomia delle comunità locali, sostituirla con una massa indifferenziata di varie etnie e culture che risulti più facimente omologabile al sistema e che non abbia i mezzi culturali per opporsi alla catechizzazione del nuovo ordine.
     
     
    Questo spiega l’accanimento delle TV e della stampa progressista del “pensiero unico” contro i “resistenti” di Goro e di Gorino. Una rivolta che potrebbe costituire un precedente pericoloso.
     
     

  11.   

    Su questo tema ogni confronto con gli USA mi sembra un po’ fuori luogo : senza immigrazione , infatti , gli Stati Uniti d’America non  sarebbero mai nati .   Sono un crogiuolo di razze che continuano  ad aggiungersi e a mescolarsi : è il loro limite , la mancanza di senso storico , ma anche la loro forza perchè , man mano che i nuovi si integrano , la base della ricchezza socio-culturale aumenta   .  Per quanto riguarda noi , siamo al confine con le  zone di  partenza e il fenomeno è inarrestabile e , forse , anche ingestibile senza misure molto drastiche e poco umane .