Siria, Stati Uniti e Russia verso la rottura. Kerry: “Stiamo per sospendere i colloqui con Mosca”

Gli Stati Uniti sono sul punto di sospendere i colloqui con Mosca sul tentativo di attuare l’accordo per il cessate il fuoco in Siria: lo ha detto il …

Gli Stati Uniti sono sul punto di sospendere i colloqui con Mosca sul tentativo di attuare l’accordo per il cessate il fuoco in Siria: lo ha detto il segretario di stato Usa John Kerry. “Siamo sul punto di sospendere la discussione perchè è irrazionale nel contesto del bombardamento in atto stare seduti lì tentando di prendere le cose seriamente”, ha detto. Parlando all’Atlantic Council, Kerry ha ricordato che gli Usa non hanno alcuna indicazione della “serietà del proposito della Russia” e ha ribadito il rischio di una imminente cessazione dei colloqui con Mosca, dopo averlo comunicato in una telefonata ieri al suo collega russo Serghiei Lavrov. Questo è il momento in cui gli Usa dovranno perseguire “altre alternative” sulla Siria se le parti non cambiano direzione: lo ha detto il segretario di stato Usa John Kerry.  L’amministrazione americana ha ribadito che non userà la forza militare contro il governo siriano ma Kerry, senza entrare nel dettagli, ha osservato che gli Usa “dovranno perseguire altre alternative per un periodo di tempo, salvo una più chiara indicazione delle parti belligeranti di essere pronte a prendere in considerazione un approccio più efficace”. Una puntualizzazione, quest’ultima, che alcuni analisti vedono come un’ultima chance offerta alla Russia.

Secondo l’Unicef, da venerdì scorso, ad Aleppo Orientale almeno 96 bambini sono stati uccisi e 223 sono stati feriti. “I bambini di Aleppo sono intrappolati in un incubo”, ha dichiarato Justin Forsyth vice direttore generale dell’Unicef. “Non ci sono parole per descrivere le sofferenze che questi bambini stanno vivendo”, ha aggiunto.

Il sistema sanitario ad Aleppo Orientale è al collasso, sono rimasti circa 30 medici, ci sono pochissime attrezzature o medicine d’emergenza per curare i feriti, mentre cresce il numero di casi di traumi. Un medico sul campo ha detto all’Unicef che i bambini con poche possibilità di sopravvivenza troppo spesso vengono lasciati morire perché le scorte sono poche e limitate. “Niente può giustificare un tale violenza sui bambini e una tale non curanza del valore della vita umana. La sofferenza, e il suo impatto sui bambini, è sicuramente la cosa peggiore che abbiamo visto”, conclude l’Unicef.

La Russia ritiene “inaccettabili” tregue di sette giorni ad Aleppo, in Siria, perché si tratta di “un lasso di tempo sufficiente per i gruppi terroristici per prendere le misure necessarie a reintegrare le provviste, e riordinare le forze”: lo dichiara il vice ministro degli Esteri di Mosca, Serghiei Riabkov. “Noi – ha detto Riabkov, citato dalla Tass – abbiamo ripetutamente suggerito pause di 48 ore, ma gli Usa, per ragioni che sanno solo loro, sono rimasti attaccati alla richiesta di tregue di sette giorni”.

Papa incoraggia Onu per mediazione tra governi – Il Papa ringrazia e incoraggia “le istanze internazionali, in particolare le Nazioni Unite, per il lavoro di sostegno e di mediazione presso i diversi Governi, affinché si concordi la fine del conflitto e si ponga finalmente al primo posto il bene delle popolazioni inermi. È una strada che dobbiamo percorrere insieme con pazienza e perseveranza, ma anche con urgenza, e la Chiesa non mancherà di continuare a dare il suo contributo”. Lo ha detto parlando di Siria e Iraq a organizzazioni di carità in tali paesi.

Mosca, i nostri jet restano al fianco di Damasco – “Mosca continua l’operazione delle forze aereo-spaziali per sostenere l’attività antiterroristica delle forze armate siriane”: lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. “Questa – ha affermato Peskov – è la cosa più importante, cioè che la lotta contro i terroristi continua”. (Ansa)

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