Moody’s migliora stime crescita Italia: Pil +1,3%. Germania corre: +2,2%

Il miglioramento è sostenuto "dalla politica monetaria e di bilancio e da una ripresa più forte nella Ue", spiega l'agenzia di rating.

Moody’s rivede al rialzo le stime di crescita dell’Italia per il 2017 e il 2018. Per quest’anno e l’anno prossimo l’agenzia di rating prevede una crescita del Pil dell’1,3% contro lo 0,8% e l’1% stimato in precedenza.

La crescita è sostenuta “dalla politica monetaria e di bilancio e da una ripresa più forte nella Ue”, spiega Moody’s.

Rivista in meglio anche la crescita economica della Germania al 2,2% e al 2% e della Francia all’1,6% sia per il 2017 che per il 2018.

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Moody’s ha rivisto al rialzo le stime di crescita per Italia, Germania e Francia.

In particolare per l’Italia ha alzato le attese sul Pil 2017 e 2018 a +1,3% da, rispettivamente, +0,8% e +1%.

L’economia dell’area euro archivierà una crescita sopra il potenziale quest’anno e il prossimo guidata dalla forte spinta della Germania, dice il Global Macroeconomic Outlook report di Moody’s.

Per la regione nel suo insieme è attesa una crescita di circa 0,3 punti percentuali in più nel 2017 e nel 2018.

“I forti indicatori (sondaggi) dei Paesi della zona euro suggeriscono che la crescita dovrebbe accelerare nell’ultima parte dell’anno, mentre il dato sulla fiducia dei consumatori sui massimi da 16 anni preannuncia una ripresa trainata dai consumi”, dice Madhavi Bokil, vice presidente di Moody’s e autore del report.

L’agenzia di rating vede per quest’anno un Pil dell’area euro in increscita del 2,1% nel 2017 e dell’1,9% nel 2018 dopo +1,7% nel 2016.

Per la Germiania ha alzato le stime al 2,2% e 2,0% per i due anni, per la Francia all’1,6% sia per 2017 che per 2018 da +1,3% e +1,4%.

In Italia Moody’s si aspetta che la ripresa continuerà a beneficiare della politica monetaria accomodante e delle politiche fiscali, così come della più forte crescita del resto dell’Unione europea.

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 Migliora nettamente la fiducia dell’economia di Eurolandia ad agosto, toccando il massimo da 10 anni. L’indice che misura il sentiment è risultato pari a 111,9 punti dai 111,3 rivisti di luglio (111,2 il preliminare) e sorprende in positivo le stime di consensus che erano per un più modesto 111,3.

Il dato è reso noto la Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), che ha segnalato anche un clima affari sostanzialmente stabile a 1,1 punti, in linea con le attese e con il dato non rivisto di luglio (ora corretto a +1 punto)

Migliora anche il sentiment nel complesso dell’Unione Europea, dove l’indice è salito a 111,9 da 111,3 punti (rivisto da 111,2 punti), superiori alle attese di consensus (111,3).

Per quanto riguarda le componenti dell’indice per l’Eurozona, la fiducia dei consumatori continua ad essere negativa come il dato rivisto di luglio (-2 da -2, precedentemente -1,5), mentre il clima nell’industria si rafforza (da 4,5 a +5) e i servizi mostrano un progresso (a +15 da +14, in precedenza 14,1). Male le costruzioni (a -3,3 da -1,8, precedentemente -1,7) mentre il commercio al dettaglio rallenta (a +1,6 da +3,9).

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